Il concetto generale che di solito il pubblico ha della Chiropratica è associato a problemi vertebrali quali mal di schiena, dolori cervicali, ernie discali. È meno risaputo che la Chiropratica è molto efficace anche nel risolvere dolori alla spalla. Per la maggioranza dei chiropratici la spalla è una delle articolazioni più complesse. Perché?

Non esiste nessun’altra articolazione mobile quanto la spalla. La mobilità si ottiene a scapito della stabilità. Ciascun movimento del braccio è accompagnato da movimenti sincronizzati della scapola e della clavicola. È in effetti errato parlare di una articolazione: biomeccanicamente ci sono cinque articolazioni fra il tronco, la scapola, la clavicola e l’omero, e ben 23 muscoli muovono queste cinque articolazioni. Più di un terzo di tali 23 muscoli si inseriscono direttamente sulla colonna vertebrale.

Alterazioni biomeccaniche della colonna (sublussazioni vertebrali) a loro volta influiscono sul funzionamento di questi muscoli in modo diretto (attraverso riflessi neurologici). I dolori di origine biomeccanica alla spalla in genere iniziano con ripetuti microtraumi o macrotraumi (per esempio cadute, colpi ecc.). Microtraumi ricorrenti sono causati da un’attività muscolare non coordinata, che sposta la testa dell’omero dalla sua posizione ottimale (centrica). Tale movimento alterato, “fuori centro”, crea un’irritazione meccanica dei tessuti (cuffia rotatoria dell’omero, borsiti, capsuliti, tendiniti ecc.) provocando infiammazioni non acute (subcliniche) e in seguito situazioni acute con dolore.

Il corpo cerca di reagire a queste irritazioni e infiammazioni di alcune sue parti. L’infiammazione di per sé è già un modo di reagire, un’autoguarigione del nostro organismo. Le docce gessate, le fasciature (per aumentare la stabilità) sono un modo per prevenire micro-traumi e quindi accelerare la guarigione, ma allo stesso tempo contribuiscono a un’attività muscolare scoordinata, innescando un circolo vizioso.

Depositi di calcio nei tessuti molli cronicamente infiammati (borse sinoviali, cuffia rotatoria) possono accentuare i sintomi nella fase acuta. (Ci sono molti pazienti con calcificazioni nei tessuti della spalla totalmente privi di sintomi.) La medicina tradizionale cerca di diminuire l’infiammazione con analgesici, cortisone ecc. La Chiropratica, invece, cerca di individuare le cause dell’infiammazione e di correggerle. In caso di infiammazione si riscontrano delle alterazioni biomeccaniche nel movimento della spalla.

Le 6 componenti dell’articolazione della spalla sono:
L’articolazione gleno-omerale;
Lo spazio sopra-omerale;
Il tendine del bicipite e relativa guaina;
La relazione toraco-scapolare;
L’articolazione acromion-clavicolare;
L’articolazione sterno-clavicolare.

Il chiropratico è in grado di riconoscere le diverse cause dei problemi e indirizzare subito il paziente a un altro specialista, indicato per il tipo di patologia.

Più di un terzo dei muscoli della spalla si inserisce direttamente sulla colonna e i restanti sono comunque indirettamente dipendenti dal suo funzionamento. Ogni disfunzione meccanica della colonna (chiamata “sublussazione vertebrale” in Chiropratica) ha un effetto molto rilevante sull’attività dei muscoli: è spesso la causa della disfunzione muscolare iniziale.

Aggiustando specificamente queste sublussazioni, in genere si normalizza l’attività muscolare e si interrompe il circolo vizioso di cui si parlava in precedenza: si riducono gli spasmi, le tensioni muscolari e l’infiammazione.

Innumerevoli strutture nel muscolo (microcircolazione, circolazione linfatica, fasce muscolari ecc.) possono alterarsi e quindi cambiare il funzionamento stesso del muscolo. Qui interviene di nuovo il chiropratico che, con tecniche specifiche, può normalizzare la funzionalità di queste strutture e dell’articolazione e in questo modo diminuire l’infiammazione.
In altre parole, l’infiammazione è il risultato della “dis-funzione”. Normalizzare il funzionamento di una zona bloccata equivale a diminuire l’infiammazione e il dolore. Molto spesso strutture distanti come la bocca (per esempio nel caso di malocclusione dentale), il gomito, il polso, possono avere un ruolo saliente nel causare problemi alla spalla. Traumi di grossa entità possono causare fratture di strutture ossee e lacerazioni dei tessuti molli (legamenti ecc.) che necessitano dell’intervento di altri specialisti. Lo stesso dicasi per dolori riflessi da organi come il cuore o dalla colecisti o da altre patologie più rare.

In conclusione: il chiropratico è in grado di riconoscere le diverse cause dei problemi e indirizzare subito il paziente a un altro specialista, indicato per il tipo di patologia. Comunque, tante cause di disfunzione della spalla hanno un’origine biomeccanica. Spesso, solo dopo aver provato tutti i tipi di terapia tradizionale (e aver sofferto a lungo inutilmente), il paziente finisce nello studio di un chiropratico e risolve i suoi problemi!

Milano

CityLife Chiropratica
Galleria Castelli Ferrieri
+39 02 86 90 127
Indicazioni su Google Maps
Indicazioni su Apple Maps

Parma

Poliambulatorio Dalla Rosa Prati
Via Emilia Ovest, 12/A
+39 0521 29 81
Indicazioni su Google Maps
Indicazioni su Apple Maps

Como

Sanrocco Chiropratica
Via Recchi, 7
+39 031 574 444
Indicazioni su Google Maps
Indicazioni su Apple Maps